venerdì 19 agosto 2011

Secret Window

Secret Window
Usa, 2004
di David Koepp
Con Johnny Depp, John Turturro, Maria Bello
97 min
Thriller
 
Spettinato, barba incolta, occhialoni stile anni ‘70, vestaglia sdrucita e rapporto morboso col proprio divano: è questo Morton Rainey, straordinaria “creazione” di Johnny Depp e protagonista di Secret Window, film diretto nel 2004 da David Koepp (regista ancora troppo sottovalutato) e tratto dal racconto Finestra Segreta Giardino Segreto del maestro Stephen King, inserito nella raccolta Quattro dopo Mezzanotte (1990).

Rainey è solo una delle tante maschere a cui ci ha abituati Depp, già protagonista di altri indimenticabili ruoli cinematografici come l’Ed Wood dell’omonimo film di Tim Burton, l’Ichabod Crane de Il mistero di Sleepy Hollow o il pirata Jack Sparrow della trilogia dei Pirati dei Caraibi, tutti accomunati da una follia insita che si manifesta soprattutto attraverso uno sguardo stralunato e un modo di muoversi quanto mai goffo (o all’opposto eccessivo) e improbabile.

Morton Rainey è un uomo che sembra camminare pericolosamente sulla linea di confine tra realtà e sogno, che ogni tanto da un’occhiata da una parte per poi tornare dall’altra, che spesso perde contatto con la realtà per poi precipitarci nuovamente dentro, una sorta di tira e molla che Koepp rende magnificamente ambientando tutta la vicenda (o quasi) all’interno di un cottage immerso nel bosco dove lo scrittore si è trasferito dopo la separazione e dove è caduto vittima arrendevole dell’accidia.

Coi suoi precedenti lavori, David Koepp ci aveva già abituati a thriller mozzafiato con tanto di coup de théatre finale, vedi lo splendido Echi mortali (1999) tratto dal romanzo Io sono Ellen Driscoll di Richard Matheson, ma con Secret Window il regista fa un ulteriore passo in avanti, disegnando un’opera in cui i meandri dell’animo umano e i misteri che dentro di esso albergano vengono mostrati e analizzati grazie a una regia visionaria (bisogna vedere il film per comprendere a piano il significato di questa parola) che permette allo spettatore di immergersi nella storia, di sentirsi anche lui in quel bosco buio e silenzioso alla ricerca di qualcosa che soltanto alla fine viene svelato.

Nonostante la soluzione dell’intreccio si possa intuire abbastanza facilmente anche senza aver letto il romanzo, l’obiettivo di Koepp non è tanto quello di mettere in piedi un thriller dalle sfumature gialle, ma una pellicola che si sposta più verso il fantastico e il soprannaturale, in cui protagonista è la mente umana: Morton Rainey non è soltanto uno scrittore in crisi alle prese col famigerato “blocco”, ma è anche un uomo ferito, un marito disperato che da un giorno all’altro si trova a combattere con un avversario più forte di lui, più deciso di lui e più spietato di lui… chi avrà la meglio?

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